Meteocastelli

Come scritto nell'articolo di ieri la lunga siccità che durava da circa 54 giorni è stata interrotta da un treno di temporali che hanno iniziato a coinvolgere le Colline Romane dalle 3:30 circa del 19 settembre. Questo temporale notturno è stato quello che ha portato gli accumuli maggiori sui Castelli Romani, anche in virtù della sua violenza: i rain rates di molte stazioni hanno superato i 200 mm/h, con raffiche di vento a 57.9 Km/h a Monte Compatri e 56.3 Km/h a Rocca Priora. A Roma si sono registrate anche grandinate, che non sembrano aver coinvolto i Castelli Romani ed i loro vigneti (se i lettori ne avvessero sentore ce lo comunichino). Nella giornata di ieri è stato poi battuto il record italiano di fulminazioni in 24h che resisteva dal 2004: sono caduti ben 70 mila fulmini!

Altra pioggia è caduta poi nella prima mattinata, nel pomeriggio ed in serata anche se blandamente perché i Castelli ed i Prenestini sono stati solo sfiorati da altri furiosi temporali che hanno coinvolto Tuscia e Lepini.

Il carattere localizzato di quelle celle è all'origine delle grandi disparità di accumulo: stazioni vicino hanno registrato quantità di pioggia molto varie, anche se i "pisciatoi" dei Castelli si confermano le stazioni prospicenti il mare e quelle in quota, Pratoni del Vivaro e Campi d'Annibale su tutte.

Già da oggi 20 settembre il sole è tornato a splendere sui Castelli e le temperature nei prossimi giorni torneranno su piacevoli valori medi settembrini: pare fino a domenica quando la pioggia tornerà a farci visita

Ecco gli accumuli registrati finora:

1. Rocca di Papa Pratoni del Vivaro 579 m 39.8 mm
2. Rocca di Papa Campi d'Annibale 771 m 37.8 mm (alle 10:02)
3. Genzano Landi 210 m 33.8 mm
4. Monte Compatri Centro 565 m 32.2 mm
5. Palestrina (Idrografico) 424 m 31.8 mm
6. Zagarolo Santa Apollara 255 m 30.6 mm
7. Rocca Priora Centro 698 m 30.2 mm

Avevamo scritto tempo addietro, parlando dell'incredibile luglio che avevamo vissuto caratterizzato da precipitazioni record e temperature sottomedia, che agosto è generalmente un mese arido per i Colli Albani. Ciò è dovuto all'instaurarsi degli anticicloni che impediscono l'arrivo di perturbazioni e alla difficoltà che trovano i nostri colli a sviluppare in proprio temporali "montani".

In ossequio a tali condizioni lo scorso agosto è stato un mese che ha chiuso a 0 millimetri di accumulo in quasi tutte le stazioni meteo dei Castelli Romani, fatta eccezione per accumuli da rugiada e frazioni di millimetri caduti negli ultimissimi giorni d'agosto. Ma si parla di eccezioni. Già l'agosto 2008 aveva chiuso in molti dei Castelli a 0 mm.

Terminato agosto solitamente vengono meno le campane alto-pressorie e cominciano le piogge che fanno di settembre uno dei mesi più piovosi dell'anno: purtroppo questa strana estate sta venendo meno anche a tale regola.