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Weekend pasquale senza primavera
Mentre nel Nord Europa si è ancora in pieno inverno, con diffuse nevicate e temperature sottozero in gran parte delle Capitali, il Mediterraneo è preda di treni di perturbazioni atlantiche che non accennano a fermarsi. La ragione è nella mancanza di un anticiclone che fornisca protezione da esse favorendo il bel tempo ed un clima conforme alla primavera in cui siamo entrati. La situazione di stasi ad ovest della nostra Penisola è tale che avremo addirittura infiltrazioni di aria fredda dalla sera di sabato, con temperature decisamente basse per il periodo soprattutto la notte tra Pasqua e il Lunedì dell'Angelo. Insomma, non ci saranno le condizioni ideali per scampagnate e gite fuori porta complici i prati bagnati e un po di freddo.
Ma veniamo a dettagliare giorno per giorno.
Sabato 30 marzo: dalla tarda mattinata corpi nuvolosi produttivi faranno ingresso dal mare portando piogge sui Colli Albani, che si faranno intense nel pomeriggio con possibilità di temporali. Attesa oltre una decina di mm di pioggia, con favorite le zone più alte e quelle fronte-mare. Temperature in diminuzione dalla serata.
Domenica 31 marzo: proseguono le piogge, che saranno una costante di tutta la giornata, anche se ci aspettiamo un'intensificazione dei fenomeni nel pomeriggio. Progressiva diminuzione delle temperature col passare delle ore, con massime e minime in deciso calo.
Prima notte di stampo invernale: Pratoni del Vivaro sottozero.I Castelli Romani hanno vissuto la prima notte di stampo invernale: infatti complice l'alta pressione e un pò di freddo in quota (+5.0°C al geopotenziale di 850 hPa) diverse stazioni sono scese sotto i 5 gradi di minima e i Pratoni del Vivaro hanno visto la loro prima gelata con 1.6°C sottozero, con brina evidente nella foto delle 7 scattata dalla nostra webcam. Notevoli i valori registrati dalle stazioni di Genzano Landi e Grottaferrata Molara, entrambe sotto i 4 gradi. Come sempre in queste condizioni soffrono le stazioni in quota, Rocca di Papa, Rocca Priora e Monte Compatri in particolare: per ritrovare minime paragonabili a quelle di stazioni che sfruttano l'inversione bisogna infatti salire almeno ai 790 metri dei Campi d'Annibale. L'alta pressione dovrebbe durare almeno fino al 17 novembre, con condizioni simili alle attuali: freddo la notte e mattina con nebbie e sole pieno di giorno
Ecco le minime della giornata registrate nei Castelli Romani e Monti Prenestini:
Colleferro Voleca (Idrografico) 218 m -1.9°C
Tutti i numeri dellUragano Rolf: a Monte Compatri raffica di 95 Km/hLa perturbazione che ha interessato l'Italia dal 5 novembre scorso e' stata riconosciuta come un uragano mediterraneo (o Medicane o TLC), del tipo di quelli di cui parlammo qualche mese fa in un articolo. Rolf, questo il nome dell'uragano, ha prodotto devastazioni e morte in mezza Italia, facendo sentire i suoi effetti peggiori sulla Liguria, dove si rilevano quantita' d'acqua caduta eccezionali: si pensi che la stazione di Genova Quezzi ha registrato in 5 giorni qualcosa come 778.5 mm di pioggia, ossia molto piu' del totale annuale ad oggi di quasi tutte le nostre stazioni castellane. Complice la distanza dall'occhio del ciclone i Castelli Romani e i Monti Prenestini sono stati risparmiati da tanta furia e gli accumuli registrati sono paragonabili a quelli del Tlc Cornelia dell'ottobre 1996: le due stazioni che hanno registrato piu' pioggia sono quelle di Lanuvio (su cui pero' abbiamo delle riserve di attendibilita') e dei Pratoni del Vivaro, che acumulano un centinaio di mm. Seguono poi molte stazioni che vedono il mare, coinvolte maggiormente dal fronte perturbato, come pure quelle in quota. I Prenestini spesso in ombra pluviometrica causata dalla moel dei Colli Albani non regsitrano grandi piogge. Da rilevare il dato del vento: dal pomeriggio del 5 novembre venti furiosi di scirocco hanno soffiato su Roma e sui Castelli Romani: una stazioncina meteo posta in essere presso il convento di San Silvestro a Monte Compatri, in una zona particolarmente esposta a 644 m di quota ha registrato la sera del 5 novembre una raffica di ben 95.8 Km/h e considerando che il campionamento del vento avviene solo ogni 48 secondi e' probabile che si siano registrate raffioche superiori ai 100 Km/h, che vista la distanza dal centro delal depressione avvalorano la tesi di Rolf come di un tlc (che prevede venti fino a 153 Km/h).
Su Rolf leggere anche dal Centro Meteo Italiano.
Ecco le piogge causate in 5 gorni dall'uragano Rolf nei Castelli Romani e Monti Prenestini:
Lanuvio Centro 290 m 100.1 mm
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Previsioni per il weekend: Castelli fra Artico e Atlantico!Dopo una prima parte della settimana all'insegna del maltempo, ci attende un weekend caratterizzato dal ritorno del freddo.
Analisi nel dettaglio:
Aria fredda di matrice artico-continentale, sta interessando buona parte dell'Europa centro-settentrionale, con conseguente calo termico e nevicate abbondanti che hanno colpito molte capitali europee. La colata gelida, favorita da una risalita dell'Azzoriano verso latitudini polari, sta facendo il suo ingresso nel Mediterraneo centrale, registrando valori di pressione al suolo molto bassi (985hPa). Ciò nonostante non sono attese precipitazioni di rilievo nei prossimi giorni, a causa di un minimo sfavorevoleche scivolerà in Adriatico.
Per i Castelli sono attese giornate fredde e temperature sotto media, con valori in quota 850hPa (1500m circa) di -5/-6. Basso il rischio di nevicate per la giornata di venerdì, qualora si verificassero saranno a quote relativamente basse.
Previsioni:
Venerdì: giornata molto variabile nel complesso nuvolosa, con basso rischio di precipitazioni. In serata miglioramento del tempo (condizioni favorevoli per osservare la cometa C/2011 L4 Pan-starrs). Temperature in calo, venti deboli-moderati dai quadranti settentrionali.
Sabato: cielo sereno o poco nuvoloso per l'intera giornata. Temperature minime molto basse prossime o al di sotto
dello zero, rischio gelate al mattino. Massime stazionarie o in lieve calo. Venti deboli da Nord.
Domenica: al mattino cielo sereno o poco nuvoloso. Dal pomeriggio nuvolosità in aumento, fenomeni associati di debole intensità che non risulteranno nevose a quote compatibili con i Castelli Romani, a causa di un rialzo termico dovuto all'arrivo di aria umida da ovest. Temperature basse al mattino, in rapido aumento nel corso della giornata.
Conclusioni:
La primavera stenta ad arrivare, fra Artico e Atlantico che condizioneranno il nostro weekend.
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