Clima di Monte Compatri
Lo studio del clima del Comune risulta particolarmente interessante, vista la varietà di ambienti che si riscontrano: partendo dall’altitudine minima del territorio (58 mslm) troviamo Pantano Borghese e Laghetto con campagna poco urbanizzata, dove insistono anche specchi d’acqua e cave; poi la fascia nord che guarda l’agro labicano, da Colle Mattia alle Cannetacce, dolci colline sui 200/300 metri ricoperte di vigneti ed oliveti; ed ancora la Molara e le altre vallate più o meno strette fino a 500 metri, dove per esposizione o morfologia ristagnano il freddo e l'umidità, anche per la presenza dei boschi; fondamentale il centro urbano abbarbicato su un erto colle a 576 mslm, con le case principalmente rivolte verso il Sud in modo da intercettare il calore del sole; ed infine gli ambienti montani preappenninici dei Monti Tuscolani, spazzati dai venti nelle due elevazioni massime di Monte Salomone (773 m) e La Montagnola (750 m).
Lungo questi 700 metri di dislivello si incontrano climi completamente diversi, che a seconda delle condizioni meteo insistenti nell’area fanno vivere stagioni diversissime nello stesso comune: può infatti capitare che nevichi da Monte Salomone fino ai 530 metri di Viale Busnago, mentre da La Cucca in giù fino a Laghetto piova solamente. Oppure che su Pantano insista un violento temporale tipico delle pianure tirreniche, mentre sul Centro Storico non cada una goccia.
Lo studio del clima di Monte Compatri può avvalersi delle comparazioni con due centraline presenti sul territorio, poste dall’Arsial in tenute agricole a Pantano Borghese e Colle Mattia, che coprono alcuni degli ambienti succitati. Dai confronti con esse e con le altre centraline private o di enti di questa parte di Provincia vengono fuori cose interessanti. Le rilevazioni sfatano il mito che Monte Compatri sia una cittadina fredda; meglio, che a Monte Compatri faccia più freddo che in alcune zone di Roma. I dati dicono infatti che nei sempre più frequenti inverni caratterizzati da lunghi periodi anticiclonici (ossia di bel tempo) le temperature minime del colle sono uguali o superiori a quelle di Roma Urbe o Tor Vergata. Ciò è dovuto al fenomeno dell’inversione termica, ossia l’accumulo del freddo nei bassi strati dell’atmosfera, particolarmente nelle conche capaci di accoglierlo, cosa che non si verifica su questo scosceso colle su cui il freddo scivola e non si deposita. Durante notti di cielo sereno, nelle quali il fenomeno si esaspera, la stazione di Monte Compatri Centro registra minime di anche 7 gradi superiori a quelle di Tor Vergata o Roma Urbe ed in linea con quelle del Collegio Romano sito in pieno centro a Roma. Esemplari i confronti con la stazione di Pantano Borghese, luogo capace di una minima di -9.6°C il 24 gennaio 2004, valori impensabiliin paese. Infatti nel centro storico le gelate sono assai rare, mentre anche a Colle Mattia ed alla Molara (per cui parlano i valori delle stazioni di Vigne e Camaldoli) gela spesso.
Naturalmente in presenza di perturbazioni fredde la situazione si ribalta ed il gradiente termico (-0.7 °C ogni 100 metri) viene rispettato ed allora a Monte Compatri fa freddo (con valori che possono scendere sotto i -5°C) soprattutto se alle temperature rigide si accompagna il forte vento ben presente nella cittadina; la sensazione di freddo viene esasperata dall’effetto windchill, ossia temperatura percepita molto minore grazie al vento, non di rado a -15 o -20°C.
Considerazioni interessanti poi vanno fatte sulla pioggia. Sul colle di Monte Compatri piove una media di 1100 millimetri l’anno, un buon valore, capace di ben alimentare le numerose sorgenti presenti nel territorio, captate sin in epoca romana da cisterne visibili tuttora sui crinali de La Montagnola, dove si stima che la media possa essere intorno ai 1200/1399 mm annui. La buona piovosità di Monte Compatri e dei Monti Tuscolani in generale si deve all’effetto stau, ossia al rilascio della componente umida sotto forma di acqua delle nuvole che impattano i colli: queste per scavalcarli devono liberarsi del loro carico generando la pioggia. Meno presente rispetto ai Castelli Romani direttamente prospicienti il Tirreno, i Monti Tuscolani intercettano tuttavia (data l'altitudine) molta acqua. Vista l’accidentata orografia sono quasi assenti i temporali di calore che invece battono la campagna romana, Pantano incluso: proprio per questo in estate può capitare che alcune frazioni accumulino più acqua dei colli, ma la media annuale di solito premia i rilievi.
Trattando ancora di precipitazioni si ritiene che la media nevosa del centro storico sia intorno ai 5 cm annui: gli accumuli seppur buoni, possono risultare inferiori a quelli di stazioni castellane più tirreniche, ma Monte Compatri prende neve in ogni condizione favorevole alle tirreniche visto che sul fronte Nord-Orientale non è coperta da rilievi fino all’Appennino. Tra i fenomeni violenti si segnalano durante l’anno alcune grandinate che battono maggiormente le zone fino a 300 metri; molto presente l’attività elettrica che si manifesta con fulmini che colpiscono spesso il convento di San Silvestro e la torre campanaria del Duomo. Di rilievo risulta poi il vento: quando giungono masse d’aria capaci di innescare venti di scirocco (SE) o libeccio (SO) il colle di Monte Compatri viene spazzato da raffiche violentissime, alimentate da forti differenze di pressione tra l’agro romano e l’agro labicano. Non à raro che sulla torre del Duomo si abbattano venti superiori ai 100 Km/h.
Record delle stazioni meteo di Monte Compatri
Il comune di Monte Compatri ospita una centralina di rilevamento Apat delle precipitazioni presso la frazione di Pantano Borghese sin dal lontano 1916: essa a fasi alterne è stata attiva fino ai nostri giorni e le sue rilevazioni sono assolutamente comparabili con quelle delle centraline Arsial della Tenuta di Pantano Borghese e quella dell'Ufficio Idrografico posta nel vicino ex-lago Regillo. Per quanto riguarda le temperature non si ha notizia di monitoraggio sistematico e a norma fino all'installazione nel gennaio 2004 delle centraline Arsial poste sempre a Pantano Borghese e Colle Mattia. Parlando del Centro Storico si deve arrivare all'agosto 2006, per avere la prima stazione in grado di monitorare anche i venti.
Stazione Centro Storico 565/579 m.s.l.m. (dal 08/2006)
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Temperatura massima +38.2 °C il 04/08/2017
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Temperatura minima -6.4 °C il 17/12/2010
- Pioggia massima annuale 1604.7 mm nel 2008
- Pioggia massima mensile 403.8 mm nel dicembre 2008
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Pioggia massima giornaliera 92.0 mm il 21/05/2008
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Rain rate massimo 10.0 mm/min il 30/11/2008
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Raffica di vento massima 95.0 Km/h SE il 29/10/2018
Stazione di Via Ciuffa 525 m.s.l.m. (dal 12/2005 al 08/2006)
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Temperatura massima +33.8 °C il 28/06/2006
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Temperatura minima -4.2 °C il 07/02/2006
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Pioggia massima giornaliera 80.3 mm il 09/12/2005
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Raffica di vento massima 75.8 Km/h il 27/02/2006
Stazione di Colle Mattia 194 m.s.l.m. (dal 01/2004)
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Temperatura massima +42.7 °C il 02/08/2017
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Temperatura minima -8.4 °C il 17/1/2010
- Pioggia massima annuale 1275.2 mm nel 2008
- Pioggia massima mensile 337.6 mm nel dicembre 2008
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Pioggia massima giornaliera 100.2 mm il 25/07/2004
Stazione di Pantano Borghese 58 m.s.l.m. (dal 01/1916)
- Pioggia massima mensile 410.5 mm nel ottobre 1922
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Pioggia massima giornaliera 252.3 mm il 19/10/1922
Stazione di Pantano Borghese 58 m.s.l.m. (dal 01/2004)
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Temperatura massima +42.4 °C il 25/08/2007
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Temperatura minima -9.6 °C il 24/01/2004
- Pioggia massima annuale 1101.2 mm nel 2008
- Pioggia massima mensile 280.4 mm nel dicembre 2008
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Pioggia massima giornaliera 96.6 mm il 25/07/2004
*Dati tratti da Annali APAT 1916-2002, rilevazioni Rete Arsial 2004-2017, osservatorio meteorologico di Monte Compatri Centro Storico