L'analisi del forte maltempo del 31 gennaio 2014: tanta pioggia e vento forte sui Castelli Romani
Ampiamente prevista e comunicata a mezzo allerte, anche da parte nostra alle autorità con cui collaboriamo e sulle nostre pagine Facebook e Twitter, è arrivata la forte perturbazione che nella notte del 30 e nel primo mattino del 31 gennaio ha causato disastri in Toscana e nel Lazio.
Le forti piogge sono state causate da un sistema temporalesco a V (anche chiamato V-shaped), un tipo di perturbazione molto pericoloso perché in grado di riversare per ore grandi quantità d'acqua su zone limitate di territorio: per capirsi la disastrosa alluvione di Genova del 2011 fu causata dalla stessa conformazione temporalesca.
Ad iniziare dalla mezzanotte e con intensità via via maggiore forti piogge hanno cominciato ad interessare la provincia di Roma da ovest verso est, con i settori più marittimi colpiti con forza: l'Infernetto, una zona di Roma, ha superato i 200 mm in un solo giorno, praticamente il 30% della pioggia che vi cade in un anno; a Veio, sempre Roma, siamo a 170 mm, mentre 130 mm sono caduti su Monte Mario, quantità insostenibili per il fragile sistema viario e di trasporti pubblici di Roma, che infatti è collassato complici importanti frane ed allagamenti.
I Colli Albani seppur coinvolti in maniera minore dalla furia della perturbazione hanno prima dovuto sopportare fortissime raffiche di scirocco, che hanno sfondato i 90 Km/h a Rocca Priora, gli 85 Km/h al Lago Albano e i 70 Km/h a Rocca di Papa, Molara e Monte Compatri: se non bastassero i danni dovuti al vento (alberi caduti su automobili e manufatti, interruzione della ferrovia Frascati-Ciampino), ci si è messa pure la pioggia che seppur lontana dai valori di certe zone di Roma ha comunque superato i 130 mm a Rocca di Papa, i 110 a Monte Porzio e alla Molara e i 100 mm a Marino e Albano. Facciamo presente come tali valori, seppur elevati, non rappresentano un record per nessuna delle stazioni meteo che abbiano una serie di almeno 8/10 anni.
L'acqua che cadeva su terreni già saturi (in diverse zone dei Castelli abbiamo superato i 300 mm di pioggia nel mese) ha causato smottamenti, come quello importante registrato in Via Leandro Ciuffa a Monte Compatri, quello che ha causato problemi sulla Roma-Cassino all'altezza di Colonna.
La pioggia, dopo la mezzanotte del 31 ha continuato a cadere per buona parte del primo febbraio, accumulando un'altra quindicina di millimetri in quasi tutte le stazioni meteo. Ad essa si sono associate nuove raffiche di vento, seppur di intensità minore a quelle della notte precedente.
Per quanto riguarda i prossimi giorni saranno possibili nuovi forti piogge nella giornata di domenica, con forti raffiche di vento (fino a 60 Km/h)in serata.
Di seguito, in attesa dei dati della stazioni dell'Arsial, vi presentiamo ove disponibili i dati di precipitazioni e vento registrati nei Castelli Romani il 31 gennaio 2014.
Accumuli registrati il 31 gennaio 2014 dalle stazioni meteo dei Castelli Romani:
Rocca di Papa Centro 679 m 133.4 mm
Monte Porzio Calandoli 583 m 112.6 mm
Grottaferrata Molara 460 m 111.8 mm
Marino Centro 360 m 106.7 mm
Albano Centro 450 m 103.1 mm
Castel Gandolfo Lago Albano 295 m 94.0 mm
Rocca di Papa Pratoni del Vivaro 579 m 93.0 mm
Monte Compatri Colle Mattia 194 m 88.4 mm
Rocca di Papa Campi d’Annibale 790 m 84.6 mm (alle 22)
Rocca di Papa Campi d’Annibale 771 m Idrografico 84.0 mm
Rocca Priora Centro 698 m 82.0 mm
Marino Gotto d'Oro 218 m 81.4 mm
Ariccia Catena 470 m 79.5 mm
Albano Cancelliera 205 m 76.7 mm (alle 22)
Velletri Cinque Archi 188 m 72.9 mm
Gelicidio a Rocca Priora
In questa foto che ci ha mandato il nostro lettore Stefano D'Errico da Rocca Priora, si possono intravedere dei ghiaccioli sui rami, creati dal raro fenomeno meteorologico detto gelicidio.
Instabilità con una timida parentesi invernale
La settimana che sta per concludersi, ha avuto come protagonista l'instabilità. Le piogge continue che hanno interessato il territorio dei Castelli Romani, sono state accompagnate da forti raffiche di vento e da qualche fenomeno temporalesco. Situazione in un contesto termico poco consono al periodo.
Analisi al livello europeo
A nord-ovest si nota la presenza del Vortice Ciclonico canadese situato a latitudini più basse rispetto alla sua posizione normale. Questo evidenzia un compattamento del Vortice Polare e di conseguenza, i tentativi falliti da parte dell'alta pressione delle Azzorre nel creare una spinta meridiana in grado di formare un ponte passante per il Nord Europa (sollecitato a sua volta dall'Alta Pressione siberiana) che avrebbe dato maggiori effetti invernali sul bacino del Mediterraneo. Nei prossimi giorni un distaccamento del Vortice canadese farà scivolare una goccia fredda sull'Italia scavando un minimo ad occhiale fra il Tirreno e l'Adriatico. I Colli Albani saranno interessati da piogge intense e temporali, escludendo ogni possibile episodio nevoso anche sulle cime più alte.
Previsioni per il weekend
Venerdì 24 gennaio: al mattino cielo coperto con precipitazioni a tratti intense con possibilità di fenomeni temporaleschi. Nel corso del pomeriggio lieve attenuazione dei fenomeni, che risulteranno comunque deboli e sparsi. In serata cielo molto nuvoloso, con fenomenologia in graduale cessazione. Temperature in diminuzione. Venti inizialmente occidentali in rotazione verso nord-ovest nel corso della giornata.
Sabato 25 gennaio: cielo nuvoloso con possibilità di qualche debole precipitazione specie al mattino. Parziale miglioramento del tempo nel corso della giornata.Temperature stazionarie. Venti moderati prevalentemente settentrionali.
Domenica 26 gennaio: nel corso della giornata graduale aumento della nuvolosità con possibilità di precipitazioni sparse di debole-moderata intensità. Temperature stazionarie o in leggero calo. Venti moderati settentrionali.
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Castelli Romani divisi in dueI modelli previsionali ad alta risoluzione vedevano (e vedono tutt'ora) un piccolo rialzo termico per la giornata di oggi, che si sarebbe dovuto accompagnare a precipitazioni moderate a tratti forti. Ebbene mentre le precipitazioni sono arrivate, mentre la scaldata (registrato un radiosondaggio 12z a Pratica di Mare di +3°C a 850 hPa) sembra aver riguardato solo i settori occidentali dei Colli Albani dove al momento in cui scriviamo (le 17) le temperature sono comprese tra i 5 gradi di Albano Laziale e gli addirittura 9 gradi di Marino, segno che la brezza occidentale marina sta mitigando le temperature. Situazione completamente opposta sui settori nord-orientali dei Colli Albani, dove il vento a prevalenza orientale (con raffiche oltre i 50 Km/h) non sta portando caldo, anzi: le temperature sono comprese tra i 3 gradi di Rocca di Papa e gli 0 di Rocca Priora, con località dalla quota modesta come Colle di Fuori o Labico (3/400 metri di quota) che sono sul grado positivo, temperature che ad occidente si troverebbero a mille e più metri.
Arriva il freddo? Possibili nevicate a quote collinari venerdì e sabato.La prima parte dell'inverno è stata finora caratterizzata da temperature miti, nebbie e piogge: insomma è sembrato per diverse settimane di stare in autunno più che nella stagione fredda, al punto che nei giorni scorsi abbiamo visto lo sviluppo nei nostri mari di un ciclone mediterraneo con piogge che, stante la temperatura del mare sopra-media, hanno assunto carattere temporalesco, anche sui Castelli Romani. Si cercava da settimane una svolta nelle emissioni dei principali modelli previsionali e sembra che finalmente essa sia delineata: l'Anticiclone delle Azzorre salirà di latitudine nelle giornate di giovedì e venerdì favorendo così l'ingresso di aria di estrazione artica sull'Europa centrale. Da quest'aria si isolerà una goccia fredda che percorrerà il Mar Tirreno creando delle basse pressioni foriere di precipitazioni, che saranno nevose a quote medio-basse. In particolare avremo nella seconda parte di venerdì e sabato mattina precipitazioni che associate all'aria fredda porteranno nevicate a quote collinari: al momento i modelli più ottimistici vedono entrare una -2°C a 850 hPa sui Colli Albani tra il pomeriggio di venerdì 24 gennaio e la mattina di sabato 25 gennaio, che può significare fiocchi senza accumulo fin verso i 3/400 metri di quota e accumuli dai 6/700 metri di quota, ma attenzione la giornata di venerdì inizierà con piogge di moderata/forte intensità che con l'incrudirsi dell'aria diventeranno neve sui comuni più alti dei Castelli Romani (Rocca Priora, Rocca di Papa) e nelle zone più alte dei territori comunali di Velletri, Lariano, Monte Compatri, Nemi, Ariccia, Monte Porzio, Frascati.
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