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Mezzo mondo sotto la neve
Le tempeste di neve che hanno interessato in questi giorni quasi tutti gli Stati Uniti hanno completato il tassello che mancava all'Emisfero Nord per apparire una compatta e bianca distesa innevata, dall'Alaska alla Kamchatka. Cosi' appare il mondo nello spettacolare collage satellitare composto dal NOAA americano.
Molta pioggia domani, ma l'Apocalisse appare scongiurataAbbiamo aspettato molto prima di scrivere un articolo che trattasse di quello che accadrà domani, consci dell'allarmismo creato negli ultimi due giorni dalla Protezione Civile e dal Comune di Roma che hanno descritto scenari apocalittici per la Capitale, luogo che ci interessa per contiguità geografica e perché molti dei lettori ci si recano tutti i giorni per lavoro e studio. Fatta questa precisazione diciamo subito che i modelli previsionali ad alta risoluzione che normalmente utilizziamo e che negli ultimi mesi non si sono mostrati troppo affibadili discordano parecchio uno dall'altro nell'inquadrare la perturbazione numero 4 di otttobre (come i lettori sanno noi aborriamo titoli come "Poppea, Cleopatra, ecc"). La tendenza che sembra emergere dalle ultime emissioni è un ridimensionamento delle precipitazioni previste ed un loro ritardo: le prime piogge sui Castelli Romani arriveranno solo in tarda mattinata e la loro entità pare essere blanda, mentre su Roma e lungo la costa i fenomeni saranno un pò più copiosi. Nella prima parte del pomeriggio le piogge si faranno consistenti su Roma e sulla costa, mentre i Colli Albani sotto piovaschi pagherebbero una maggiore distanza dal mare colmata solo in serata quando piogge e probabilmente temporali batteranno in maniera forte le nostre colline: i fenomeni arriveranno dal mare e in quel momento i rilievi pontini saranno quelli più colpiti con possibile alluvione, dunque le città più piovose dei Castelli Romani saranno quelle giacenti sul versante meridionale. Le piogge cesseranno nelle prime ore di martedì 16 ottobre.
Forti piogge attese venerdì 12 ottobre 2012Domani venerdì 12 ottobre potrebbe essere una giornata tra le più piovose di questo 2012: una saccatura nord-atlantica porterà infatti la terza perturbazione di ottobre, frutto dello stazionamento di un minimo pressorio sul Mar Ligure. Come spesso accade in questi casi saranno i settori costieri tirrenici a beneficiare delle piogge maggiori ed i Colli Albani non faranno eccezione: già dalla mattina (entro le 11) avremo piogge da NO in intensificazione tra le 11 e le 14, con fenomeni rilevanti sulle città nord-occidentali dei Castelli Romani. Sono previsti accumuli nelle 24h fino a 50 mm sui Castelli N-O fino a 0 mm sui settori più meridionali, che il modello a risoluzione più alta di cui disponiamo vedono in ombra pluviometrica. Per quanto riguarda le temperature esse saranno in linea con quelle odierne. Al solito l'esperienza ci consiglia di ribadire come basterà un piccolo spostamento delle correnti per avere scenari molto diversi.
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Minime della notte e prospettive futureComplice il cielo sereno e la presenza di una -1.7°C a 850 hPa le minime della notte sono state frizzanti, in particolari in quelle zone dei Castelli Romani che beneficiano dell'effetto dell'inversione termica. Basti guardare ai valori toccati dalla stazione della Molara o di Tor Vergata che fa 3 gradi in meno di Rocca Priora posta 600 metri sopra. Immaginiamo che la minima della Doganella sia stata molto bassa e con essa Pantano Borghese e gli altri poli del freddo castellano. Parlando di temperature esse rimarranno rigide per altri due giorni, ma dal 27 il freddo cederà il passo a correnti di scirocco che porteranno un deciso aumento della temperatura e piogge abbondanti almeno fino al 29 gennaio. Alcuni modelli vedono l'inizio di febbraio contraddistinto dal ritorno del freddo, ma ad ora non se ne hanno certezze.
Il 2010 dei Castelli Romani secondo i dati Arsial: Grottaferrata Valle MarcianaDopo il lavoro condotto sulla piccola serie storica di Monte Compatri, e l'articolo riguardante la stazione meteo Arsial di Frascati Prataporci prendiamo in esame quanto successo a Grottaferrata, avvalendoci dei ati della stazione Arsial di Valle Marciana. La stazione di Grottaferata Valle Marciana e' posta a 202 metri, dunque in collina, in una valle che risente in piccola parte del fenomeno dell'inversione termica cosi' da registrare minime inferiori a quelle del capoluogo Grottaferrata. Eccone i dati riassuntivi anno per anno.
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