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METEO GIORNALE
  • Meteo: freddo invernale si protrarrà più del previsto, Aprile da incubo

    Stravolgimento dal prossimo weekend e freddo a tratti protagonista

    [caption id="attachment_310100" align="aligncenter" width="1280"]Stravolgimento dal prossimo weekend e freddo a tratti protagonista Aprile dal volto invernale, con neve e gelate[/caption]   Nonostante il calendario segni l’inizio di Aprile e la Primavera sia iniziata già da tempo, il meteo in Italia subirà un’improvvisa e intensa virata verso condizioni tipicamente invernali. Un’irruzione di aria gelida di origine artica è in procinto di investire la Penisola, riportando uno scenario climatico che ricorderà più il cuore dell’Inverno che la dolcezza primaverile. Un evento simile, se si fosse verificato in Gennaio, avrebbe probabilmente causato nevicate diffuse fin sulle pianure di diverse regioni italiane.   Con l’arrivo del freddo artico nel mese di Aprile, gli effetti saranno inevitabilmente differenti ma comunque significativi: le temperature scenderanno sensibilmente al di sotto della media stagionale, accompagnate da una marcata instabilità atmosferica. Il repentino abbassamento dei valori termici favorirà il ritorno della neve fino alle quote collinari, soprattutto lungo l’Appennino centro-meridionale.   Questa ondata di freddo non colpirà solamente l’Italia ma coinvolgerà anche buona parte dell’Europa centro-orientale, sancendo una brusca interruzione del tepore primaverile. Negli ultimi anni, si è assistito con frequenza crescente a episodi invernali anomali in piena Primavera, mentre gli Inverni veri e propri risultano spesso fiacchi e poveri di eventi meteo significativi.   L’origine di questa irruzione tardiva va ricercata nel Final Warming del Vortice Polare, un fenomeno avvenuto in anticipo rispetto alla norma che ha alterato profondamente la circolazione atmosferica. Ulteriori colpi di scena meteorologici non sono da escludere nelle prossime settimane, con la possibilità di nuovi eclatanti sbalzi termici.  

    Improvvisamente dalla Primavera al ritorno dell'Inverno

    Nel dettaglio, tornando a parlare della prevista irruzione fredda del weekend, Sabato 5 Aprile sarà ancora caratterizzato da sole prevalente e temperature miti, ma già da Domenica 6 Aprile l’arrivo del fronte freddo spalancherà le porte all’irruzione artica. Il peggioramento inizierà dal Nord-Est, con piogge e rovesci in rapida estensione verso il Centro-Sud. Con l’ingresso del freddo in quota, la neve tornerà a scendere di quota, raggiungendo anche le colline.   Nella serata di Domenica, il limite delle nevicate si abbasserà ulteriormente lungo i rilievi adriatici dell’Appennino centrale e meridionale, con possibili coinvolgimenti anche del Nord Italia, in particolare tra Triveneto e Piemonte, dove non si esclude la comparsa di fiocchi bianchi sulle alture collinari.   L’apice dell’irruzione fredda è previsto tra Lunedì 7 e Martedì 8 Aprile, quando le temperature subiranno un crollo verticale, specialmente nelle aree colpite da instabilità più marcata. Alcune regioni sperimenteranno le giornate più fredde non solo della Primavera, ma perfino più rigide di quelle vissute durante l’Inverno appena concluso.   La traiettoria esatta dell’irruzione artica resta ancora da definire in modo preciso, con possibili variazioni concernenti l'entità del freddo. Ad ogni modo, il colpo di coda dell’Inverno si farà sentire con forza, in modo particolare lungo i versanti adriatici, dove il meteo si annuncia più turbolento e dal sapore invernale.
  • Valencia, tra mare e meraviglia: dove il tempo si ferma

    Inviato da un lettore e rivisto dalla redazione VALENCIA non è semplicemente una città: è un incontro perfetto tra il passato e il futuro, un mosaico vivente dove le radici di una cultura millenaria si intrecciano con l’energia dinamica della modernità. Situata nella parte orientale della SPAGNA, affacciata sul MAR MEDITERRANEO, VALENCIA è la terza città più grande del paese dopo MADRID e BARCELLONA. Quando ho deciso di visitarla, sapevo che avrei trovato una metropoli vibrante, ma non immaginavo che mi avrebbe rapito il cuore così intensamente.   La città sorge su una pianura fertile, attraversata dal fiume TURIA, che oggi non scorre più nel suo letto originario: una delle particolarità più sorprendenti di VALENCIA, infatti, è che l’antico letto del fiume è stato trasformato in un parco urbano meraviglioso, chiamato Jardín del Turia, un polmone verde che attraversa la città e invita a lunghe passeggiate, corse mattutine o semplici momenti di relax all’ombra degli alberi.   Il contrasto tra antico e moderno qui è vivido e reale. Da un lato, il centro storico, il Barrio del Carmen, custodisce un patrimonio artistico e architettonico straordinario: vicoli stretti, palazzi medievali, chiese barocche e le antiche mura arabe che raccontano di epoche lontane. Dall’altro lato, la Città delle Arti e delle Scienze sembra un avamposto del futuro: progettata da Santiago Calatrava, questa zona ospita l’Hemisfèric, il Museo della Scienza, l’Oceanogràfic (il più grande acquario d’Europa) e il Palau de les Arts Reina Sofia. Camminare qui è come passeggiare dentro un sogno futuristico.   A colpirmi sin da subito è stato il clima. VALENCIA gode di un clima mediterraneo, con inverni miti e estati calde ma ventilate, grazie alla brezza marina. Ho visitato la città in primavera, e sono stato accolto da giornate lunghe, cieli azzurri e temperature che invitavano a stare all’aperto. Anche nei mesi più freddi, le giornate di sole non mancano quasi mai, e l’inverno qui sembra solo una pausa leggera, più che una vera stagione fredda. Il sole accompagna i visitatori per buona parte dell’anno, rendendo ogni stagione ideale per esplorare la città.   Uno dei momenti più belli del mio viaggio è stato perdermi tra i profumi e i colori del Mercato Centrale. Questo edificio, capolavoro del modernismo valenciano, ospita decine di bancarelle dove i venditori offrono prodotti freschissimi: frutta esotica, spezie, pesce appena pescato, prosciutti stagionati e formaggi locali. È un luogo autentico, dove la tradizione si respira in ogni angolo e dove il contatto umano è ancora sincero. Ho assaggiato per la prima volta una "horchata", bevanda tipica a base di chufa, e mi sono lasciato conquistare dal suo sapore dolce e rinfrescante.   Non si può parlare di VALENCIA senza menzionare la paella, forse il simbolo gastronomico più famoso della città. Ma attenzione: qui la paella è una cosa seria. La vera paella valenciana è preparata con pollo, coniglio, fagioli verdi (ferraura) e bianchi (garrofó), e viene cotta rigorosamente su fuoco a legna. Ho avuto il privilegio di gustarla in un piccolo ristorante a EL PALMAR, nel cuore del PARCO NATURALE DELL’ALBUFERA, una laguna situata pochi chilometri a sud della città, circondata da campi di riso e canali tranquilli. Il tramonto sull’acqua, con i riflessi dorati del sole che si spegnevano lentamente, è stato uno dei momenti più poetici della mia esperienza valenciana.   Anche il mare ha il suo fascino. Le spiagge di VALENCIA, come LA MALVARROSA o EL CABANYAL, sono facilmente raggiungibili dal centro. L’atmosfera è rilassata, quasi familiare. Qui le persone si ritrovano a giocare a pallavolo, leggere un libro sotto l’ombrellone o semplicemente lasciarsi baciare dal sole. Il lungomare, costeggiato da bar e ristoranti, è il posto ideale per una passeggiata serale, magari con un gelato in mano o un bicchiere di sangria fresca.   VALENCIA non è solo cultura, gastronomia e mare. È anche una città che vive con passione le sue tradizioni. Durante il mese di marzo, ho avuto la fortuna di assistere alle Fallas, una delle feste popolari più spettacolari d’EUROPA. Gigantesche figure in cartapesta, le fallas appunto, vengono costruite con ironia e maestria per poi essere bruciate in un’esplosione di fuoco, musica e colori. È un rito che celebra la rinascita, il rinnovamento, ed è vissuto con una partecipazione collettiva che emoziona profondamente.   Per chi ama lo sport, VALENCIA è anche la città del running. Migliaia di persone ogni anno partecipano alla Maratona di Valencia, una delle più veloci e panoramiche al mondo. Ma anche chi, come me, ama semplicemente passeggiare, trova in città un’infinità di percorsi, tra parchi, giardini e viali alberati.   La notte valenciana è vivace, ma mai eccessiva. I quartieri di RUZAFA e BENIMACLET offrono locali alternativi, caffè artistici, musica dal vivo e atmosfere intime dove chiacchierare fino a tardi. Non mancano neppure le terrazze con vista, da cui osservare la città che si accende sotto le stelle, sorseggiando un cocktail o un bicchiere di vino locale.   Ogni angolo di VALENCIA racconta qualcosa, ogni strada è un invito a scoprire, ogni incontro è un’opportunità di stupore. È una città che non si limita a mostrarsi: ti accoglie, ti conquista e ti resta dentro. Ho lasciato VALENCIA con la sensazione di aver vissuto un sogno, e con la promessa di tornare. Perché in una città così, ogni visita è diversa, ogni esperienza è nuova, ogni ricordo è destinato a brillare nel tempo.
  • Tutti i dettagli Meteo del FREDDO della prossima settimana

    L’attuale scenario meteo sull’Italia è stato dominato, negli ultimi giorni, da una persistente instabilità atmosferica. Le condizioni climatiche sono risultate piuttosto turbolente, con fenomeni temporaleschi diffusi, soprattutto sulle regioni del versante adriatico centro-meridionale, sul Centro Sud e sulle Isole Maggiori, Sardegna e Sicilia   Alla radice di questa fase instabile si trova un intenso affondo depressionario nord-atlantico, che ha determinato la formazione di un vortice ciclonico secondario nei pressi della Sicilia. Le precipitazioni, pur essendo tipiche del periodo primaverile, hanno mostrato caratteristiche anomale in alcune aree, sia per intensità che per durata, contribuendo a un quadro meteo altamente variabile e dinamico.   L’instabilità meteo continuerà a manifestarsi con episodici rovesci pomeridiani, principalmente sulle zone interne del Centro Sud, in prossimità dei rilievi appenninici. Tuttavia, si osserva una progressiva attenuazione dei fenomeni: la seconda parte della settimana si annuncia più stabile, con ampie schiarite e un rialzo delle temperature, più marcato durante il giorno.   Secondo i modelli previsionali a medio termine, si prospettano cambiamenti significativi per l’inizio della prossima settimana. Da Ovest, è attesa una rimonta dell’Alta Pressione europea, che inizialmente dovrebbe garantire una fase più tranquilla e asciutta. Ma è proprio la configurazione barica che, espandendosi verso il settore settentrionale del continente, potrebbe spalancare la porta a un’irruzione fredda di matrice artica.   Le ultime simulazioni numeriche mostrano la possibilità che un nucleo d’aria gelida artica si muova in direzione dell’Europa orientale, interessando anche le nostre latitudini. Tale evoluzione meteo potrebbe determinare un brusco calo delle temperature e una nuova ondata di maltempo, con nevicate a quote insolitamente basse per il mese di Aprile.   Alcuni centri meteorologici internazionali non escludono un episodio che potrebbe essere ricordato come uno dei colpi di coda invernali più rilevanti degli ultimi decenni, coinvolgendo gran parte del continente europeo e riportando condizioni meteo tipiche del pieno inverno, ben oltre la soglia stagionale.   Ad oggi, non si può ancora affermare con certezza se l’Alta Pressione riuscirà a bloccare l’avanzata fredda oppure se sarà sopraffatta dalla massa d’aria artica. Il contesto rimane estremamente dinamico e incerto, ma il potenziale di un evento freddo di vasta scala è sotto stretta osservazione da parte degli esperti.   Continueremo a monitorare in tempo reale l’evoluzione di questa situazione meteo potenzialmente storica, fornendo aggiornamenti puntuali e approfondimenti mirati nei prossimi giorni.

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La piena del Tevere del novembre 2012

La piena del 14 e 15 novembre 2012 verrà ricordata a lungo sia dai romani che dagli studiosi: la ragione è nella sua imponenza. Infatti pur mancando (ed è stata una fortuna) l'apporto di significative precipitazioni nel bacino dell'Aniene, le forti piogge cadute sulla Toscana e sull'Umbria l'11 ed il 12 novembre hanno riversato un'enorme mole di acqua nel bacino idrografico del Tevere, facendo gradualmente aumentare il livello da metà giornata dell'11 in poi.

Il colmo all'idrometro di Ripetta, storico punto di misurazione e di confronto, è stato toccato ben due volte, alle 01:00 e alle 04:30 con 13.49 metri che ne fanno la piena maggiore dal 1947, con una portata che sarà poi stimata prossima ai 2000 metri cubi al secondo.

Tanta acqua ha causato l'esondazione del fiume ad Orte e Stimigliano, l'allagamento (con chiusura) di almeno 5 km di via Salaria a nord di Roma e diversi allagamenti in città dovuti al reflusso dei tombini e alle infiltrazioni di acqua dal Tevere o dall'Aniene che non riusciva più a confluire nel fiume maggiore. Rischi si sono corsi a causa di almeno 3 barconi che hanno rotto gli ormeggi finendo schiantati addosso ai ponti o maciullati al di sotto delle loro arcate: i danni alle strutture sono ancora tutti da valutare.

Determinanti nel limitare i danni sono stati gli invasi a monte della città, in particolare la diga di Corbara che raggunto un livello maggiore di 137 metri ha cominciato a laminare la piena, rilasciando l'acqua in maniera graduale.

Di seguito il video che abbiamo realizzato la notte tra il 14 ed il 15 novembre 2012, quando la piena era al colmo.

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Наверное, попытаться выбить "Азхария. Учебное пособие по изучению арабского языка"признание у какого-нибудь священника.

Занимая такое высокое духовное "Ябеда"положение, она, наверняка, "Быстрые завтраки"приобретает многие замечательные способности.

Такси высадило "Библия электрика: Правила устройства электроустановок, Межотраслевые правила по охране труда"Мастера Синанджу по указанному адресу "Сонеты"на Парк-Авеню.

Это как непрерывная ампутация, "Мир глазами блоггера"если только поблизости не окажется хирурга, который "100 ответов на вопросы почемучки. Советы родителям любознательных детей"вам пришьет ампутированное обратно до того, как отомрут клетки.

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