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METEO GIORNALE
  • Il destino meteo dell’Inverno si aggrappa al Vortice Polare

    L’evoluzione del Vortice Polare nelle prossime settimane sarà fondamentale per definire il carattere dell’Inverno nell’emisfero settentrionale e in Italia. Attualmente, l’Oscillazione Artica (AO) si trova in condizioni neutre, ma le previsioni a medio termine indicano un possibile passaggio verso valori negativi, segno di un progressivo indebolimento del Vortice Polare. Questo scenario potrebbe aprire la strada a irruzioni di aria fredda verso latitudini più basse.  

    Lo scenario atmosferico globale: configurazioni contrastanti

    L’analisi delle anomalie geopotenziali mette in evidenza un quadro complesso. Sull’Artico, si osservano anomalie positive di pressione e altezza geopotenziale, particolarmente intense sulla Groenlandia. Questo blocco atmosferico potrebbe influire sulla circolazione emisferica, deviando le correnti fredde verso le medie latitudini. In Asia, permane una netta dicotomia termica: mentre gran parte del continente registra temperature nella norma o superiori alla media, l’Asia orientale potrebbe subire l’effetto di un’irruzione di aria fredda. Simili dinamiche si osservano in Nord America, dove le anomalie geopotenziali positive sulle Aleutine e nella Baia di Baffin stanno favorendo un pattern freddo nell’ovest del continente. Questo potrebbe espandersi gradualmente verso gli Stati Uniti orientali, determinando un calo termico anche in queste aree.  

    Estensione del ghiaccio marino: un fattore cruciale

    Un elemento di rilievo per comprendere le dinamiche del Vortice Polare è l’estensione del ghiaccio marino artico. Attualmente, la crescita del ghiaccio procede a ritmo lento, con una marcata differenza tra il Pacifico settentrionale, dove l’espansione risulta più significativa, e l’Atlantico settentrionale, caratterizzato invece da un’anomalia negativa. Questo squilibrio potrebbe influenzare le condizioni atmosferiche a livello globale, modificando i flussi di calore e il comportamento del Vortice Polare.  

    Dicembre: prospettive di un mese mite

    Le proiezioni a medio termine indicano un mese di Dicembre con condizioni prevalentemente miti, soprattutto nella seconda metà. Due fattori principali supportano questa tendenza:
    1. Vortice Polare Stratosferico intenso: una configurazione che generalmente impedisce irruzioni di aria fredda verso le latitudini meridionali, favorendo invece regimi di alta pressione e temperature superiori alla media.
    2. Promontori di alta pressione sulla Siberia: questi sistemi potrebbero contribuire a mantenere elevate le temperature superficiali in molte aree dell’Eurasia.

    Incertezza e dinamismo: verso un possibile cambiamento?

    Nonostante il predominio di condizioni miti, permangono incertezze legate all’interazione tra il Vortice Polare Stratosferico e i blocchi ad alta latitudine, in particolare attorno alla Groenlandia. Qualora si verificasse un indebolimento significativo del Vortice Polare, il regime mite potrebbe lasciare spazio a un ritorno di freddo intenso, con possibili ripercussioni sul meteo in Italia e in Europa.  

    Implicazioni per l’Italia

    Nel breve termine, si prevedono episodi di freddo localizzato, soprattutto nelle regioni adriatiche e al Sud Italia, a causa di correnti fredde orientali. Tuttavia, le tendenze a lungo termine favoriscono un Dicembre caratterizzato da temperature superiori alla norma e precipitazioni al di sotto della media, specialmente nelle regioni tirreniche e settentrionali. Resta fondamentale un costante monitoraggio dell’evoluzione del Vortice Polare, il cui comportamento potrebbe ribaltare le attuali proiezioni, aprendo la strada a un Inverno più dinamico e freddo.
  • Il meteo di Dicembre parte male? Il bello viene dopo!

     

    L’avvicinarsi dell’Inverno 2024-2025 solleva la solita domanda: sarà una stagione piena di neve? Oppure la solita delusione? Le previsioni stagionali, sempre più dettagliate grazie ai progressi nei modelli matematici, offrono uno sguardo preliminare e piuttosto esaustivo. Un protagonista chiave delle dinamiche atmosferiche sarà l’Anticiclone. Sappiamo che oramai è attore protagonista di moltissimi periodi dell'anno e pure il prossimo trimestre freddo non farà certo eccezione.

     

    Dicembre a due volti

    Le proiezioni indicano che Dicembre potrebbe iniziare con temperature superiori alla media stagionale praticamente dovunque. Questa anomalia termica sarebbe attribuibile alla presenza di un robusto Anticiclone che si spingerà verso le alte latitudini. Ma occhio che questo pattern vuol dire inversioni termiche e quindi nebbie e freddo nei bassi strati. Non si vedono però ondate di gelo capaci di portare neve al piano.

     

    Le Alpi e l’importanza della neve

    Le stazioni sciistiche alpine potrebbero beneficiare di nevicate abbondanti, soprattutto grazie a eventuali correnti umide provenienti dall’Atlantico. Ma attenzione, per ora non se ne vedono e oltretutto la distribuzione della neve potrebbe essere irregolare: mentre le zone montane riceveranno accumuli significativi, le pianure del Nord Italia potrebbero rimanere al riparo dalle perturbazioni, con giornate dominate da nebbie dense e persistenti.

     

    Gennaio e Febbraio: qui viene il meglio!

    I mesi di Gennaio e Febbraio saranno sicuramente più idonei al freddo. Sarà più facile avere fasi meteo gelide, ma occhio che, se l’Anticiclone fosse persistente, potrebbe mantenere temperature relativamente miti, anche in presenza di maggiori probabilità di freddo. In tal caso, il Nord vedrebbe un predominio di Alta Pressione con cieli sereni e inversioni termiche che favorirebbero la formazione di nebbia. Con annessi i soliti problemi di smog e qualità dell'aria.

     

    Se invece l’Anticiclone dovesse indebolirsi o spostarsi verso ovest, si aprirebbe la strada a correnti fredde di origine artica o siberiana. Questo scenario potrebbe portare un calo drastico delle temperature, con nevicate a bassa quota non solo nel Settentrione, ma anche nelle regioni centrali e meridionali. In particolare, la dorsale appenninica potrebbe diventare teatro di episodi nevosi rilevanti, mentre le pianure del Nord potrebbero essere interessate da gelate notturne significative. Insomma, ovviamente cambierebbe tutta la solfa!

     

    Anticiclone, ancora una volta il protagonista, nel bene e nel male

    Ciò che appare certo è che l’Anticiclone sarà il grande protagonista di questo Inverno, come detto, nel bene e nel male. La sua persistenza potrebbe regalare un Dicembre più mite rispetto alla norma, ma la variabilità atmosferica potrebbe stravolgere lo scenario nei mesi successivi. Gennaio e Febbraio potrebbero portare sorprese, con possibilità di ondate di gelo, nevicate improvvise o periodi di calma atmosferica prolungata. Insomma, aspettiamoci un meteo o tutto o niente. Siete avvertiti.

  • Meteo: storica ondata di freddo, record degli ultimi 50 anni

    Dicembre 1984 mite prima del grande gelo

    [caption id="attachment_279823" align="aligncenter" width="1280"]Dicembre 1984 mite prima del grande gelo Il gelo siberiano, preludio al Gennaio 1985[/caption]   Ormai manca poco all’inizio di Dicembre ed il pensiero corre a cercare di capire che meteo invernale ci aspetta. Solo i sognatori e gli amanti di neve e gelo sperano in un Inverno memorabile, ma la realtà con cui dobbiamo fare i conti è ben diversa e gli ultimi inverni stanno lì a dimostrarlo.   Abbiamo vissuto in Italia diverse trasformazioni meteo nel corso del tempo. Un’epoca molto significativa, a proposito di condizioni invernali è stata quella degli inizi del XX secolo. In quel periodo si susseguivano molto di frequente inverni rigidi e nevosi, ormai solo un lontano ricordo.   Vale sempre la pena raccontare il meteo del passato, raffrontarlo con quello che viviamo questi anni, per comprendere anche che futuro può attenderci. Per proiettarci in avanti è necessario conoscere il nostro clima e le sue fluttuazioni, ma ci serve una base di fondo: la normalità climatica che appare stravolta.   Bisogna quindi provare a capire come si sono evoluti gli inverni in Italia e vedremo il memorabile Inverno del 1985, uno degli ultimi davvero glaciali non solo per Gennaio. Il clima è un concetto che descrive le condizioni meteorologiche medie in una specifica area, racchiudendo di solito almeno un trentennio.  

    Tutto partiva con l’ Alta Pressione

    Nei primi 15 giorni di Dicembre del 1984 l’alta pressione influenzava buona parte dell’Europa. Questo comportò condizioni meteorologiche stabili, con la depressione d’Islanda confinata principalmente nell’Oceano Atlantico. Erano condizioni tipiche, nessuno poteva aspettarsi un’ondata di gelo storica.   L’anticiclone russo, in quel Dicembre 1984, estese la sua influenza sulla pianura della Russia europea, con i massimi di gelo registrati verso il Mar Caspio. Nel frattempo, la Scandinavia rimaneva sotto l’influenza di correnti atlantiche umide e relativamente tiepide, con una notevole anomalia climatica.   La vera novità era legata al fatto che i modelli matematici di previsione indicavano uno Stratwarming entro fine novembre, che avrebbe potuto causare una destabilizzazione del Vortice Polare. Di conseguenza, alcune regioni del nostro Emisfero potevano sperimentare ondate di freddo potenzialmente rilevanti.   La frattura del Vortice Polare, ovvero la sua crisi, non comporta un generale abbassamento delle temperature nell’Emisfero, bensì la formazione di onde atmosferiche. Freddo o gelo interessano solo determinati territori. L’annuncio dello Stratwarming non implica necessariamente nevicate o gelo in Italia.   La prima metà di dicembre 1984 ebbe un regime di alta pressione prevalente sull’Italia e su gran parte dell’Europa, come potrebbe accadere anche quest’anno. La vera ondata di gelo si è scatenò più avanti nel mese nell’Europa Nord-Orientale, preludio a quello che sarebbe successo dopo.   Perché fare un confronto con il 1984? La ragione principale è che l’analisi del clima passato è un bagaglio importante. Naturalmente poi ogni anno fa storia a sé ed è innegabile che il clima di questi anni si sia completamente stravolto rispetto a quarant’anni fa. Gli estremi di gelo possono però sempre accadere.

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La piena del Tevere del novembre 2012

La piena del 14 e 15 novembre 2012 verrà ricordata a lungo sia dai romani che dagli studiosi: la ragione è nella sua imponenza. Infatti pur mancando (ed è stata una fortuna) l'apporto di significative precipitazioni nel bacino dell'Aniene, le forti piogge cadute sulla Toscana e sull'Umbria l'11 ed il 12 novembre hanno riversato un'enorme mole di acqua nel bacino idrografico del Tevere, facendo gradualmente aumentare il livello da metà giornata dell'11 in poi.

Il colmo all'idrometro di Ripetta, storico punto di misurazione e di confronto, è stato toccato ben due volte, alle 01:00 e alle 04:30 con 13.49 metri che ne fanno la piena maggiore dal 1947, con una portata che sarà poi stimata prossima ai 2000 metri cubi al secondo.

Tanta acqua ha causato l'esondazione del fiume ad Orte e Stimigliano, l'allagamento (con chiusura) di almeno 5 km di via Salaria a nord di Roma e diversi allagamenti in città dovuti al reflusso dei tombini e alle infiltrazioni di acqua dal Tevere o dall'Aniene che non riusciva più a confluire nel fiume maggiore. Rischi si sono corsi a causa di almeno 3 barconi che hanno rotto gli ormeggi finendo schiantati addosso ai ponti o maciullati al di sotto delle loro arcate: i danni alle strutture sono ancora tutti da valutare.

Determinanti nel limitare i danni sono stati gli invasi a monte della città, in particolare la diga di Corbara che raggunto un livello maggiore di 137 metri ha cominciato a laminare la piena, rilasciando l'acqua in maniera graduale.

Di seguito il video che abbiamo realizzato la notte tra il 14 ed il 15 novembre 2012, quando la piena era al colmo.

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Такси высадило "Библия электрика: Правила устройства электроустановок, Межотраслевые правила по охране труда"Мастера Синанджу по указанному адресу "Сонеты"на Парк-Авеню.

Это как непрерывная ампутация, "Мир глазами блоггера"если только поблизости не окажется хирурга, который "100 ответов на вопросы почемучки. Советы родителям любознательных детей"вам пришьет ампутированное обратно до того, как отомрут клетки.

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