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METEO GIORNALE
  • Meteo di fine anno, torna lo spauracchio dell’Anticiclone

    Presenza dell'anticiclone verso Capodanno

    [caption id="attachment_288436" align="aligncenter" width="1280"]Presenza dell'anticiclone verso Capodanno L'Anticiclone guadagnerà terreno sull'Italia[/caption]   Puntando lo sguardo agli ultimi giorni dell'anno, il quadro meteo sembra orientarsi verso una fase di alta pressione, sebbene non particolarmente marcata né caratterizzata da temperature anomale. Questo implica un clima stabile, senza eccessi, ideale per le festività di fine anno. Le temperature chiaramente risaliranno di diversi gradi rispetto al clima rigido dei giorni precedenti.   I valori termici si manterranno perlopiù in linea con la norma stagionale, con possibili lievi aumenti sopra la media. Nelle aree di pianura, soprattutto nel Nord Italia, si prevede il ritorno di nebbie fitte, un fenomeno classico del periodo invernale in presenza dell'anticiclone. Al contrario, nelle zone montane, non si attendono variazioni significative delle temperature: il clima sarà stabile e privo di quei rialzi tipici dei periodi dominati dall'anticiclone. Si tratta quindi di uno scenario ben diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere gli ultimi inverni, con le alte pressioni dal cuore caldo capaci di portare temperature davvero anomale soprattutto sulle alture.  

    Generale dominio anticiclonico attorno a Capodanno

    Una possibile debolezza barica tra la Grecia e il Nord Africa potrebbe determinare modeste ripercussioni sulle regioni del Sud Italia, con episodi di instabilità di lieve entità. Tuttavia, questi fenomeni saranno marginali e non comprometteranno la generale stabilità atmosferica. Il quadro di generale stabilità sembrerebbe confermato per il Capodanno, a parte qualche possibile insidia al Nord legata ad infiltrazioni umide atlantiche.   Guardando oltre il Capodanno, le proiezioni meteo per l’inizio del 2025 indicano una persistenza dell’anticiclone, che potrebbe garantire condizioni di stabilità almeno fino al 6 gennaio, giorno della Befana. La prima settimana dell’anno si preannuncia dunque tranquilla, senza eventi meteorologici rilevanti. Le temperature continueranno a oscillare intorno alla media stagionale, senza deviazioni significative.   La conclusione dell’anno e i primi giorni del 2025 sembrano quindi confermare un predominio anticiclonico. Questo garantirà un clima statico, senza episodi estremi o situazioni particolarmente movimentate sul fronte meteorologico.
  • Vacanza a Malindi: il cuore esotico della costa keniota

    Malindi, gioiello della costa settentrionale del Kenya, incarna il perfetto equilibrio tra natura incontaminata, spiagge paradisiache e una vibrante cultura swahili. Adagiata tra il blu cristallino dell’Oceano Indiano e l’ampia savana africana, questa località offre una fuga tropicale indimenticabile, con temperature ideali che variano tra i 24°C e i 30°C durante tutto l’anno.  

    Un clima tropicale accogliente

    Situata lungo la costa orientale dell’Africa, Malindi beneficia di un microclima temperato influenzato dai monsoni. Le giornate sono riscaldate dal sole africano, mentre una brezza costante rende piacevole anche il periodo più caldo, con massime che talvolta superano i 30°C. La stabilità climatica rende questa destinazione perfetta per chi cerca relax sulle sue spiagge dorate o avventure marine in qualsiasi stagione. Di notte, le temperature scendono delicatamente verso i 24°C, regalando serate ideali per passeggiate o cene all’aperto sotto il cielo stellato.  

    Spiagge incantevoli e fondali ricchi di vita

    Le spiagge di Malindi sono rinomate per la loro sabbia bianca e fine, lambita dalle acque turchesi dell’Oceano Indiano. Gli amanti del mare troveranno innumerevoli opportunità per esplorare i tesori sottomarini. Lo snorkeling e le immersioni rivelano un mondo vibrante di coralli colorati e una straordinaria varietà di specie marine, dalle tartarughe ai pesci tropicali. Le esperte guide locali offrono escursioni indimenticabili, portando i visitatori a scoprire la ricchezza della fauna marina, inclusi incontri ravvicinati con mante e delfini durante i safari marini.  

    Tra mare e savana: natura e avventura

    L’avventura non si limita alle acque dell’oceano. L’entroterra di Malindi offre scorci suggestivi della savana africana, dove è possibile vivere safari terrestri ed esplorare parchi naturali ricchi di biodiversità. A breve distanza, i visitatori possono scoprire il Parco Nazionale Marino di Malindi, una riserva protetta che combina bellezza naturale e conservazione ambientale.  

    Una cultura ricca di tradizioni e sapori

    La cultura swahili di Malindi è un inno alla fusione tra influenze africane, arabe ed europee. I mercati locali e le piazze brulicanti di vita offrono uno spettacolo affascinante di colori, suoni e profumi. La cucina locale, un mix di sapori oceanici e spezie esotiche, conquista i palati con piatti come il pesce grigliato al cocco e il pilau speziato. Durante i mesi più freschi, le feste tradizionali animano le serate con musiche e danze ritmate, celebrando la ricca eredità culturale della regione.  

    Malindi: un paradiso senza tempo

    Malindi rappresenta una perfetta sintesi tra relax e avventura, tradizione e modernità. Ogni giorno regala nuove esperienze: dall’esplorazione dei fondali marini al contatto diretto con la cultura locale, dalle passeggiate romantiche lungo spiagge deserte agli incontri mozzafiato con la fauna africana. Le acque cristalline, il clima sempre gradevole e l’ospitalità calorosa fanno di questa località un vero paradiso tropicale, dove il fascino dell’Africa si manifesta in ogni dettaglio.
  • La Niña 2025: un Gennaio e Febbraio da record, tra freddo e neve abbondante

    L’inverno 2025 potrebbe segnare un momento storico per le condizioni meteo in Italia e in Europa, grazie all’impatto significativo del fenomeno climatico La Niña. Questo evento, causato dal raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale, ha già dimostrato in passato di influenzare profondamente la circolazione atmosferica globale, portando a episodi di freddo estremo e nevicate abbondanti.  

    Dinamiche globali e influenza sul Mediterraneo

    L’interazione tra La Niña e i regimi atmosferici globali è complessa e strettamente legata alla posizione della corrente a getto. Durante le fasi attive di questo fenomeno, la corrente tende a scivolare più a sud, favorendo l’incursione di masse d’aria polare verso il continente europeo e il bacino del Mar Mediterraneo. Questo scenario crea condizioni ideali per ondate di freddo intenso, con nevicate copiose che possono interessare il Nord Italia e le aree interne del Centro-Sud.  

    Gennaio e febbraio: neve a quote basse e freddo record

    Le previsioni meteo per gennaio e febbraio 2025 indicano la possibilità di episodi nevosi significativi su molte regioni italiane.
    • Nord Italia: Le regioni alpine e prealpine saranno le prime a beneficiare di accumuli di neve eccezionali, ma anche le pianure del Piemonte, della Lombardia e del Veneto potrebbero vedere fiocchi bianchi. Situazioni analoghe si sono verificate durante l’inverno 2010-2011, anch’esso caratterizzato da una forte influenza di La Niña.
    • Centro Italia: Nevicate a bassa quota sono attese lungo l’Appennino centrale, con accumuli importanti su Marche, Abruzzo e Molise. Episodi di neve potrebbero raggiungere perfino le coste adriatiche in caso di incursioni fredde particolarmente intense.
    • Sud Italia e Isole Maggiori: Il flusso freddo di origine artica, associato a cicloni mediterranei, potrebbe portare neve fino a quote collinari in Basilicata, Calabria, Sicilia e persino in Sardegna.

    Correnti artiche e oscillazioni climatiche

    Il ruolo degli altri indici climatici, come l’Oscillazione Nord Atlantica (NAO) e l’Arctic Oscillation (AO), sarà cruciale per determinare l’intensità degli eventi meteo.
    • NAO negativa: Se si confermerà questa configurazione, l’indebolimento delle alte pressioni sull’Atlantico settentrionale e la discesa della depressione d’Islanda aumenteranno le probabilità di ondate di gelo sul Settentrione italiano e lungo le coste adriatiche.
    • AO negativa: Una maggiore instabilità della circolazione polare potrebbe portare incursioni fredde più frequenti e durature, amplificando gli effetti di La Niña sull’Italia e sul resto dell’Europa.

    Eventi meteo estremi e scenari futuri

    Gli effetti di La Niña 2025 non si limiteranno all’Europa.
    • America e Africa: Mentre il Sud America potrebbe sperimentare piogge torrenziali, regioni come l’Africa orientale e l’Asia centrale rischiano di affrontare siccità severe, con conseguenze significative sull’agricoltura e la stabilità alimentare.
    • Asia e Australia: Possibili anomalie climatiche, con eventi meteorologici estremi, inclusi tifoni e alluvioni in alcune aree.

    Italia: un inverno diverso dai precedenti

    Dopo anni di stagioni invernali dominate da alte pressioni nordafricane e temperature miti, il 2025 si preannuncia come un anno eccezionale per gli amanti della neve e del freddo. Le condizioni meteo per gennaio e febbraio saranno caratterizzate da frequenti incursioni artiche, che potrebbero rendere questi mesi tra i più rigidi e nevosi degli ultimi 12 anni.

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Variabilità ancor per poco. Lestate è alle porte!

capranica 10062013ANALISI IN DETTAGLIO:

Il weekend appena trascorso salvo dal punto di vista termico è risultato deludente nelle aspettative, la rimonta anticiclonica debole nella struttura ha permesso infiltrazioni umide da ovest con una copertura nuvolosa presente più del previsto almeno nella nostra regione.

In queste ore, la “breve rimonta” si farà da parte scivolando a sud-est, lasciando spazio quindi a continue infiltrazioni d’aria umida e più fresca, di origine atlantica, che interesseranno la Penisola per i prossimi 2/3 giorni.

A partire da giovedì per la gioia di molti, la stagione estiva concederà qualche giornata del suo operato, protagonista un'ampia rimonta anticiclonica che irromperà nel bacino del Mediterraneo e sulla nostra Penisola. Tale rimonta calda verso le nostre latitudini sarà favorita in altra sede dalla spinta a sud della “Depressione Islandese”.

La fase iniziale vedrà un maggior coinvolgimento per le regioni del nord, in quanto il centro e il sud risentiranno della presenza di una goccia fredda balcanica, che renderà gradevole il clima. Di seguito il promontorio anticiclonico prenderà pieno possesso della Penisola, e parliamo appunto del fine settimana dove le temperature tenderanno gradualmente ad aumentare, raggiungendo picchi di 30 gradi anche sui Castelli Romani, con splendide giornate di sole.

L’unico dubbio presente sarà la durata di questa configurazione. Potremo azzardare mettendo sul piatto i vari ostacoli che nei giorni potrebbero indebolire la struttura anticiclonica creando un cedimento e una conseguente arretramento della stessa:

  1. Cosa produrrà l’effetto della goccia balcanica a sud-est della rimonta.
  2. Quanto la presenza e la conseguente spinta della “Bassa Islandese” potrà influire su tale Dominio Africano.

Dubbi che scioglieremo nei prossimi giorni.

ANALISI DAL SAT:

Nuvolosità che dalla giornata di ieri si spinge da ovest (penisola iberica) verso la Sardegna successivamente sulle coste tirreniche e via via più all’interno. Complici i flussi umidi occidentali, che nelle prossime ore accentueranno l’arrivo di nubi con precipitazioni specialmente al Centro-Nord, e un leggero calo termico su buona parte del Paese.

Ed ora passiamo alle tempo che ci aspetta sui Castelli a partire da oggi.

PREVISIONI:

Lunedì: Al mattino nubi sparse e timidi spiragli di sole, pomeriggio e serata variabili dove non si esclude qualche debole pioggia o rovescio sparso di poca durata. Temperature in calo, venti deboli da SO.

Martedì: Al mattino cielo sereno o poco nuvoloso, dal pomeriggio nubi in leggero aumento con possibilità di brevi rovesci, migliora in serata. Temperature stazionarie, venti deboli-moderati variabili.

Mercoledì: Cielo sereno o poco nuvoloso per tutta la giornata, temperature in aumento, venti deboli-moderati prevalentemente settentrionali.                                                 ConclusioniAnche se molto lentamente,la stagione estiva sembra finalmente che voglia esordire, ”meglio tardi che mai”.

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Большинство добровольцев принадлежали к беднейшей части населения мелким плантаторам и скваттерам, которые жили на окраинах болот и едва сводили концы с концами, существуя на скромный заработок, добываемый ими с помощью топоров и винтовок.

Задержка, хотя и очень незначительная, дала преимущество их преследователям.

Ваши рога должны очутиться там, где раньше было правое плечо!

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