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METEO GIORNALE
  • Meteo: Natale sotto la neve, ecco in quali regioni

    Bianco Natale per alcune parti d'Italia

    [caption id="attachment_287955" align="aligncenter" width="1280"]Bianco Natale per alcune parti d'Italia Natale con la neve dopo tanti anni[/caption]   Il meteo è cambiato in modo significativo nelle ultime 24/36 ore, dopo una fase dominata dall'Anticiclone. Nella giornata di venerdì 20 dicembre, la quinta perturbazione del mese ha interessato l’Italia, causando nubifragi, violenti temporali e venti con raffiche oltre i 100 km/h. Questo fenomeno ha creato un profondo minimo depressionario, responsabile del peggioramento del maltempo e del ritorno della neve in varie zone.   Una nuova fase di maltempo è prevista a partire da domenica sera. Questa perturbazione natalizia porterà un clima decisamente invernale, con nevicate fino a basse quote. Le regioni del Sud Italia saranno maggiormente interessate, e potrebbe verificarsi un Natale innevato, un evento che non si osservava da più di trent’anni.  

    Neve a bassa quota: le zone più esposte

    L'impulso perturbato domenicale investirà rapidamente il Sud Italia verso fine giornata, portando lunedì nevicate fino a quote collinari. Si tratta della sesta perturbazione del mese, che sarà accompagnata da un’aria artica gelida, provocando un ulteriore abbassamento delle temperature in tutto il Paese. I venti intensi settentrionali contribuiranno a far sentire più freddo rispetto a quello reale.  

    Previsioni per la Vigilia e il giorno di Natale

    La Vigilia di Natale sarà caratterizzata da instabilità nelle regioni adriatiche, con possibili nevicate a basse quote sull’Appennino centro-meridionale. Nevicate potrebbero verificarsi anche sulle Alpi orientali lungo i confini. In Sardegna e Sicilia è prevista variabilità tra ampie schiarite e qualche fenomeno, mentre al Nord Italia e lungo le coste tirreniche il tempo sarà asciutto, con cieli sereni e un notevole calo delle temperature, accompagnato da venti settentrionali forti.   Il giorno di Natale vedrà ancora instabilità sulle regioni adriatiche centro-meridionali, dove non sono escluse nevicate fino in pianura. Sul resto del territorio il clima sarà freddo ma stabile, con cieli sereni e venti settentrionali.   Dopo Natale permarranno ancora i residui strascichi di questa circolazione fredda. Sarà essenziale seguire gli aggiornamenti meteo per eventuali cambiamenti.
  • Meteo: incredibile colpo di scena, il dopo Natale propone grosse novità

    Evoluzione in bilico sull'Italia verso Capodanno

    [caption id="attachment_287951" align="aligncenter" width="1280"]Evoluzione in bilico sull'Italia verso Capodanno L'anticiclone sul Nord Europa a fine anno[/caption]   L’Inverno si avvia a conquistare l’Italia e questa fase meteo fredda sembra destinata a persistere più a lungo del previsto, con elementi nuovi pronti a condizionare il periodo di Capodanno. L’irruzione artica, che arriverà prepotente sull’Italia ad inizio settimana, sembra mettere radici sul Mediterraneo.   La bassa pressione, che si originerà tra il Basso Adriatico ed il Mar Ionio, tenderà poi ad isolarsi in loco, alimentata da ulteriori apporti d’aria fredda prima da nord e poi dall’Europa Orientale. L’Italia sarà quindi pienamente bersaglio dei flussi freddi, mentre l’anticiclone si eleverà verso Regno Unito e Scandinavia.   Ci attendono quindi diversi giorni di instabilità con temperature basse e spazio per nevicate. Ormai possiamo confermare che la neve ci accompagnerà anche per Natale in alcune regioni, specie sulle regioni adriatiche dove i fiocchi sono attesi cadere sino a quote basse.   Il Natale in generale sarà freddo per tutti, ma con l’Italia divisa in due. Le regioni del Nord ed il medio-alto versante tirrenico godranno di tempo asciutto e cieli anche tersi. La colonnina di mercurio si manterrà sotto media ed avremo forti gelate notturne su aree interne e anche in pianura diffusamente in Val Padana.  

    Anticiclone di fine anno parzialmente ridimensionato

    L’evoluzione post Natale sembrava indirizzata verso una netta rimonta dell’anticiclone sull’Italia. Probabilmente così non sarà ed avremo una circolazione fredda e debolmente instabile che si manterrà attiva dall’Europa Orientale. L’influenza del flusso freddo si allenterà solo parzialmente.   I massimi di pressione si rafforzeranno sul Nord Europa ed il Mediterraneo sembra rimanere in una sorta di lacuna barica. Le ultime proiezioni vedono la possibile nascita di una nuova area ciclonica instabile sulla Spagna, che proprio a fine anno tenterà di espandersi verso l’Italia.   Lo scenario, volgendo lo sguardo per l’inizio del nuovo anno, appare estremamente incerto, ma sembra proprio che l’Alta Pressione non avrà vita facile. L’Italia potrebbe trovarsi in una zona di confluenza fra aria umida atlantica e quella più fredda est, con ulteriori correnti richiamati da est.   Il tempo dei primi giorni di Gennaio potrebbe quindi non prospettarsi così stabile, pur in assenza di vere perturbazioni. In quel momento saremo al bivio, per capire se l’Inverno decollerà ulteriormente con nuovi episodi di freddo intenso, o se avremo una lunga fase più calma e mite.
  • Meteo fino a Capodanno: il fallimento dell’Anticiclone, caldo ricacciato indietro

    Le proiezioni meteo per i prossimi 15 giorni continuano a evidenziare una situazione atmosferica complessa, caratterizzata da freddo persistente e instabilità, specialmente in vista del periodo di Capodanno. L’irruzione di aria artica attesa sul Mediterraneo centro-orientale influenzerà profondamente le condizioni climatiche, innescando una fase di maltempo invernale con temperature rigide e fenomeni diffusi.  

    Fine settimana: aria artica e formazione di una depressione sul Mediterraneo

    Il weekend sarà segnato da un progressivo peggioramento delle condizioni meteorologiche, inizialmente concentrato sul Nord Italia, l’alto Tirreno e la Sardegna. Lunedì 23 Dicembre, l’aria artica farà il suo ingresso prepotente, impattando violentemente sul Mediterraneo centro-orientale. Questa configurazione darà origine a una vasta depressione secondaria tra lo Ionio e il Mar Egeo, con conseguenti precipitazioni intense e diffuse.  

    Neve a bassa quota per Natale

    Il passaggio dell’aria fredda sarà accompagnato da precipitazioni che, in alcune zone, potrebbero sorprendere per l’intensità e per la quota neve particolarmente bassa. Tra il 24 e il 25 Dicembre, il freddo sarà accentuato da una forte ventilazione orientale, mantenendo le temperature su valori tipicamente invernali. Adriatiche centro-meridionali e Sud Italia: sono attese nevicate a bassa o bassissima quota, con possibili accumuli anche nelle zone collinari. Sicilia: precipitazioni invernali interesseranno le aree settentrionali, con episodi di neve in collina. Nord e versante tirrenico: si assisterà a un miglioramento, con cieli sereni grazie all’espansione di un’Alta Pressione. Tuttavia, le temperature rimarranno rigide, impedendo un netto rialzo termico.  

    Ultimi giorni dell’anno: freddo moderato e soleggiato

    La fase fredda proseguirà fino alla fine dell’anno, con un progressivo allentamento dell’influenza artica. Tuttavia, l’espansione dell’Alta Pressione verso il Nord-Nordest non sarà accompagnata da un significativo rialzo delle temperature: Massime: tenderanno a salire gradualmente grazie al soleggiamento, raggiungendo valori tra 8°C-10°C al Centro-Nord e fino a 12°C-14°C al Sud e sulle Isole Maggiori. Minime: rimarranno basse, con diffuse gelate notturne nelle aree interne e in pianura, specialmente al Nord Italia e nelle vallate appenniniche.  

    Proiezioni per Capodanno e inizio Gennaio

    Le condizioni meteo per l’inizio del nuovo anno sono ancora incerte, ma gli scenari delineati dai modelli matematici suggeriscono che l’Alta Pressione non avrà vita facile. Alcune proiezioni indicano: Persistenza del freddo: l’influenza di spifferi umidi atlantici potrebbe generare episodi di instabilità, mantenendo il clima fresco e variabile sul Mediterraneo centrale. Alternanza di fasi stabili e instabili: un mix tra l’aria fredda preesistente e i flussi atlantici potrebbe portare ad occasionali precipitazioni, soprattutto sulle regioni tirreniche e al Sud.  

    Inverno compromesso o ancora protagonista?

    Nonostante alcuni segnali di consolidamento dell’Alta Pressione, l’Inverno non sembra destinato a concludersi precocemente. Al contrario, la possibilità di ulteriori irruzioni fredde rimane concreta, soprattutto nella seconda metà di Gennaio. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se l’attuale fase invernale continuerà con episodi di freddo intenso o se cederà definitivamente il passo a condizioni più miti.  

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Temperature massime del 14 luglio 2010

La giornata del 14 luglio 2010, la prima caratterizzata dalla presenza dell'Anticiclone Africano ha fatto registrare massime davvero elevate anche nei Castelli Romani. Eccone un sunto:

  • Marino Due Santi +38.1
  • Monte Compatri Colle Mattia +37.4
  • Frascati Villa Sora +36.4
  • Grottaferrata Valle Marciana +36.4
  • Roma Tor Vergata +35.9
  • Frascati Prataporci +35.6
  • Velletri Cantina Sperimentale +34.7
  • Velletri Cappuccini +33.5
  • Velletri Prato Lungo +33.5
  • Albano Cancelliera +33.4
  • Genzano Landi +33.4
  • Monte Porzio Via Romoli +33.3
  • Monte Porzio Camaldoli +33.0
  • Grottaferrata Molara +32.7
  • Lanuvio +32.6 (da verificare)
  • Monte Compatri Centro +32.6
  • Rocca Priora Centro +30.9
  • Ariccia Catena +30.8
  • Rocca di Papa Centro +28.4
  • Rocca di Papa Campi d'Annibale +27.4

Ad un primo esame appare chiaro come i colli piu' esposti verso il mare abbiano beneficiato di una forma di mitigazione delle massime dovuta al Tirreno, mentre quelli sul lato settentrionale ed orientale abbiano risentito maggiormente della calura (ma con livelli di umidita' probabilmente piu' bassi). Come anticipato in articoli precedenti oggi ci attendiamo massime ancora piu' alte.

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