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METEO GIORNALE
  • Natale 2024: il fenomeno Meteo che lascerà tutti a bocca aperta

    Il Natale 2024 si prepara a regalarci un’atmosfera unica, grazie ad una provvidenziale irruzione di aria artica proveniente dal Nord Europa.   Questo flusso gelido non solo porterà un deciso calo delle temperature, ma sarà accompagnato da precipitazioni diffuse, concentrate soprattutto sulle regioni del Centro-Sud e sulle isole maggiori.   La combinazione di freddo intenso e dinamiche atmosferiche peculiari potrebbe dare origine a fenomeni spettacolari come l’Adriatic Snow Effect, noto anche come effetto neve del Mare Adriatico.   Questo fenomeno meteorologico si manifesta quando l’aria gelida proveniente da nord-est interagisce con l’aria più mite che staziona sopra le acque dell’Adriatico. Il contrasto termico innesca la formazione di nubi cumuliformi, simili a quelle che caratterizzano i temporali estivi.   Queste nubi si spingono rapidamente verso le coste adriatiche, generando intense bufere di neve che possono raggiungere anche la pianura e, in condizioni favorevoli, le zone costiere.   Tra il 23 e il 25 dicembre, le condizioni atmosferiche saranno ideali per lo sviluppo di questo effetto, con nevicate attese su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Non si escludono sconfinamenti verso le aree interne di Basilicata, Campania e Calabria.   Sul versante tirrenico e al Nord, invece, il Natale sarà caratterizzato da cieli sereni, sebbene le temperature rimarranno rigide a causa dei venti settentrionali.   Dopo questi giorni di clima invernale estremo, una significativa evoluzione meteorologica è prevista a partire dal 26 dicembre. L’arrivo di un robusto campo di alta pressione favorirà un netto miglioramento del tempo, garantendo cieli più soleggiati soprattutto al Centro-Nord.   Questo scenario potrebbe accompagnarci fino alla fine dell’anno, segnando una pausa nel rigore invernale. Tuttavia, il Sud Italia e la Sicilia potrebbero essere interessati da un’insidiosa area di bassa pressione che rischia di portare nuove precipitazioni, anche intense e localmente a carattere di nubifragio.   Il Natale 2024, dunque, si preannuncia ricco di contrasti: dal freddo pungente e le nevicate spettacolari delle feste, fino alla possibile stabilità di fine anno. Un periodo che non mancherà di affascinare gli appassionati di meteorologia e di regalare scenari indimenticabili su molte regioni italiane.
  • Meteo: Capodanno, la festa è rovinata dal maltempo

    Con l'arrivo della settimana di Natale si aprirà un lungo periodo perturbato per l’Italia, segnato dal ritorno delle fredde correnti artiche. Oltre a vento, freddo e pioggia, sarà la neve la vera protagonista, scendendo in modo abbondante lungo l’Appennino centro-meridionale. Le condizioni meteo saranno pienamente invernali, regalando scenari che non si vedevano da svariati anni durante le feste natalizie.   Non sarà una semplice toccata e fuga del maltempo, ma un vero e proprio periodo perturbato e turbolento che, secondo le attuali previsioni, potrebbe estendersi fino al termine del 2024.  

    La prima perturbazione natalizia

    Ci aspettiamo il transito di almeno due perturbazioni. La prima sarà quella natalizia, che porterà maltempo intenso soprattutto tra il 23 e il 24 dicembre, con residui fenomeni tra Natale e Santo Stefano sul Sud Italia e sul medio-basso Adriatico. Durante la vigilia di Natale, la neve cadrà copiosa lungo l’Appennino, con accumuli che potrebbero superare il mezzo metro oltre i 1000 metri di quota. I fiocchi bianchi scenderanno fino a quote collinari, sia sull’Appennino centrale che su quello meridionale.  

    Una nuova ondata di maltempo dopo Santo Stefano

    Dopo una brevissima pausa nel corso di Santo Stefano, una nuova ondata di maltempo investirà l’Italia negli ultimi giorni dell’anno. Un nucleo freddo proveniente dall’Est Europa raggiungerà con facilità il Mediterraneo, alimentando una nuova fase di instabilità all’interno di una vasta lacuna barica che continuerà a interessare il nostro paese.   Tra nubi, piovaschi e rovesci, il maltempo potrebbe accompagnarci fino a San Silvestro o addirittura fino al 1° gennaio, rendendo il Capodanno meteorologicamente incerto. Con molta probabilità, saranno ancora le regioni del Centro-Sud e le Isole Maggiori a fare i conti con le piogge e il freddo.   Il Nord Italia, invece, potrebbe trovarsi ai margini del maltempo, con condizioni meteo più stabili, complice la distanza dai minimi di bassa pressione, che continueranno a scorrere tra il basso Tirreno e il Mar Ionio. Tuttavia, anche al Nord si registreranno temperature basse, soprattutto durante le ore notturne, in un contesto freddo ma soleggiato.
  • Turismo a San Martino di Castrozza. Sci, snowboard e ice climbing

    San Martino di Castrozza, incastonato nel cuore delle Dolomiti, è una meta privilegiata per gli appassionati di sport invernali e per gli amanti della montagna. Questo rinomato centro turistico del Trentino-Alto Adige offre una vasta gamma di attività, tra cui sci, snowboard e ice climbing, adatte sia ai principianti che agli esperti in cerca di nuove sfide. Situato ai piedi delle Pale di San Martino, patrimonio UNESCO, San Martino di Castrozza è un vero paradiso bianco con piste perfettamente innevate e imponenti pareti di ghiaccio, attirando sportivi da tutto il mondo. Le sue strutture moderne e gli impianti all’avanguardia, insieme ai paesaggi mozzafiato, rendono questa località una delle destinazioni più ambite per chi desidera combinare l’adrenalina degli sport invernali con il relax e il benessere della montagna.   San Martino di Castrozza, immersa nelle maestose Dolomiti, gode di un microclima montano ideale per gli sport invernali. Le estati sono fresche e piacevoli, mentre gli inverni presentano temperature perfette per le attività sulla neve. Le temperature medie minime in inverno si aggirano intorno ai -7°C, mentre le massime raramente superano i 3°C. Queste condizioni climatiche, unite alla posizione geografica favorevole e all’ottimo innevamento, permettono agli sportivi di godere di piste ben preparate e di paesaggi incantati. Le statistiche storiche mostrano che gli estremi di temperatura possono variare considerevolmente, con punte minime che in casi eccezionali hanno toccato i -20°C. Tuttavia, la frequente esposizione al sole durante il giorno rende l’esperienza sulla neve piacevole, con cieli limpidi che offrono una visuale panoramica sulle cime innevate. Grazie a questo clima, San Martino di Castrozza può vantare una stagione sciistica prolungata, che spesso inizia a dicembre e si estende fino ad aprile.   Oltre al tradizionale sci alpino, le scintillanti piste di San Martino di Castrozza invitano a scoprire l’emozione dello snowboard, con aree dedicate e fun parks che sfidano gli appassionati con salti e acrobazie. I meno esperti possono approfittare delle scuole di sci e di snowboard presenti in zona, mentre chi cerca tranquillità e un contatto più intimo con la natura troverà nelle ciaspolate notturne un’esperienza magica, camminando sotto un cielo stellato. Per gli avventurieri, l’ice climbing rappresenta una sfida ulteriore, permettendo di scalare le pareti ghiacciate delle Dolomiti con piccozze e ramponi, vivendo sensazioni uniche e godendo di vedute spettacolari. La località offre anche la possibilità di gustare specialità culinarie nei rifugi montani, veri punti di aggregazione per sciatori e viandanti. A San Martino di Castrozza, il connubio tra sport, natura e cultura è palpabile, con eventi e tradizioni che offrono ai visitatori non solo adrenalina, ma anche momenti di arricchimento culturale e sociale.

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Scoop di Meteocastelli: una nuova stazione alla Doganella

 

La nuova stazione meteo della DoganellaGli appassionati di meteo dei Castelli Romani se interpellati su quale sia il luogo più freddo dell'area risponderanno certamente: I PRATONI DEL VIVARO! e LA DOGANELLA! E la risposta è certamente corretta, essendo avvalorata dalle rilevazioni della stazione meteo Bernacca posta presso l'Osservatorio Franco Fuligni e dal datalogger posto dai forumisti di Romameteo nel residence adiacente alla Doganella. Il sogno di molti ed un progetto cui stiamo lavorando anche noi di Meteocastelli era di mettere una vera e propria stazione meteo nel luogo più freddo dell'altopiano, per l'appunto la Doganella, nel luogo dove pescano i pozzi che alimentano l'omonino acquedotto. Ebbene tale sogno è diventato realtà: Meteocastelli ha scoperto e pubblica le fotografie della nuova stazione meteo installata da pochissimo presso le sorgenti. La strumentazione di tipo professionale, fabbricata probabilmente da Silimet o Campbell crediamo sia di proprietà di un qualche ente, se non della stessa Doganella/Acea. Ci stiamo informando a tale riguardo e se disponibili cercheremo di darvi in futuro i dati da essa raccolti.

Per ora ammirate le foto della stazione meteo più fredda dei Castelli Romani, che speriamo sia attiva nei prossimi giorni per registrare l'avvenzione fredda che si prospetta.

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